Come Facevano Prima Le Donne Senza Assorbenti? Storia dei Prodotti Mestruali
Come siamo arrivati ai moderni assorbenti e tamponi?
Le mestruazioni sono state spesso associate a tabù e leggende nel corso della storia, ed ancora oggi rimangono vive alcune credenze legate al ciclo mestruale. Ad esempio, la parola inglese ‘period’ (che vuol dire ‘mestruazioni’) - fu pronunciata per la prima volta pubblicamente solo nel 1985.
Nonostante questi tabù, le innovazioni tecnologiche nel mondo dei prodotti mestruali non si è mai fermato, passando dai primi assorbenti fatti in casa fino a quelli commercializzati, per arrivare quindi ai moderni assorbenti in cotone organico, lavabili e riutilizzabili e coppette mestruali ecologiche.
Dunque, quali sono stati gli sviluppi tecnologici dietro questi prodotti nel corso dell’ultimo secolo? E come è cambiato il modo di vivere il ciclo?
CICLO MESTRUALE NELL’ANTICA ROMA ED EGITTO
Nel libro Flow: The Cultural Story of Menstruation, Elissa Stein sostiene che nell’Antico Egitto fosse usanza usare i papiri come assorbenti interni.
Nell’antica Roma invece, così come in Grecia, le donne erano solite avvolgere del tessuto di lino attorno a dei bastoni di legno, per utilizzarli a mò di assorbente interno.
Infine, nell'Antico Giappone si usava semplicemente della carta per assorbire il sangue.
Fino ad arrivare all’usanza che può sembrare più strampalata: in America, le donne erano solite usare i primi assorbenti ‘organici’, nel vero senso della parola, fatti di un miscuglio di muschio e pelle di bufalo.
1800: IL PRIMO ASSORBENTE MESTRUALE
Fino alla fine del 1800, le donne gestivano il proprio ciclo mestruale come potevano. Secondo la fonte the Museum of Menstruation, la maggior parte delle donne usava assorbenti fatti in casa, lavabili e riutilizzabili, oppure utilizzava i propri vestiti per assorbire il sangue, con tutto ciò che ne consegue per la salute.
(E’ doveroso ricordare che in quei tempi, le mestruazioni di una donna erano molto meno frequenti, anche a causa dei numerosi parti, allattamenti e alimentazione).
Con il finire del secolo, le attenzioni per le condizioni igienico-sanitarie incominciarono ad aumentare, ed alcune aziende trovarono in questo un’opportunità di business.
Tra la fine dell’800 ed inizio 900, furono registrate ben 20 patenti legate a prodotti mestruali, tra cui la madre della moderna ‘coppetta mestruale’, fatta in alluminio e plastica dura.
Oltre alla coppetta, alla fine del secolo furono inventate anche altre soluzioni, come la cintura mestruale per sorreggere il proprio assorbente, il grembiule sanitario da indossare a mò di ‘parannanza’, ed infine una linea di pantaloni in gomma con filtri per far circolare l’aria (Sanitary Bloomers).
Solo nel 1986 la Johnson & Johnson lanciò il primo assorbente mestruale Lister’s Towel, usato inizialmente solo per le perdite post-parto, per poi essere adottate anche per le mestruazioni più comuni vista la sua efficacia.
PRIMI ANNI DEL 1900: LA GUERRA PORTA INNOVAZIONE MESTRUALE
Durante la sanguinosa Prima Guerra Mondiale, le infermiere nei campi di battaglia in Francia notarono che la cellulosa che utilizzavano per i feriti di guerra aveva un potere assorbente maggiore del semplice cotone dei vestiti, tipicamente utilizzato durante le mestruazioni.
Fu così che iniziò un ciclo di innovazione attorno ai prodotti mestruali con capostipite il brand Kotex, il quale lanciò nel 1918 il primo assorbente mestruale usa-e-getta, realizzato con le bende mediche in cellulosa avanzate dalla guerra. Prive di ali o adesive, furono pensate per essere inserite nella cintura mestruale.
Per ovviare all’imbarazzo che poteva esistere durante l'acquisto di prodotti mestruali al negozio, sotto suggerimento della stessa Kotex i negozianti erano soliti lasciare gli assorbenti sul bancone, affiancati da un piccolo cestino dove poter inserire i soldi del pagamento. Tutto questo per evitare domande potenzialmente ‘scomode’ al negoziante.
ANNI ‘30 e ‘40: IL PRIMO ASSORBENTE INTERNO MODERNO
Nonostante le cinture mestruali fossero molto diffuse nella prima metà del 900, nel 1929 fu inventato il primo assorbente interno moderno. Fu il dottor Earle Haas a brevettarlo per la prima volta, per poi vendere il brevetto stesso alla imprenditrice tedesca Gertrude Tenderich, che lo acquistò per dare vita alla sua azienda, ormai nota a tutti: Tampax.
L’invenzione del tampone mestruale fu una scoperta rivoluzionaria anche per la comunità medica, poiché rese la gestione del ciclo mestruale più semplice e igienica, considerata l’elevata concentrazione batterica che la cintura mestruale poteva generare.
ANNI ‘50: ASSORBENTE INTERNO E VERGINITÀ
Oltre a Tampax, sul mercato furono introdotti anche altri assorbenti interni, tra cui il Pursette, più lubrificato e quindi teoricamente più facile da inserire.
Nei primi decenni del Novecento l’idea che un tampone mestruale potesse “rompere” l’imene di una donna era molto diffusa, sancendo così la fine della verginità della ragazza stessa.
Proprio per questo, la cintura mestruale era solitamente raccomandata principalmente alle donne non sposate.
Nel 1956 Leona Chalmers, la donna che inventò la prima coppetta mestruale, aggiustò la sua invenzione fino a crearne una versione più simile alla coppetta mestruale moderna, fatta con materiali più morbidi ed elastici.
ANNI ‘60 e ‘70: IL PRIMO ASSORBENTE CON ALI
Nel 1969, il brand Stayfree inventò il primo maxi assorbente mestruale con adesivo. Per arrivare alle dimensioni contenute dei moderni assorbenti ne dovrà passare di tempi, ma l’invenzione portò alla scomparsa definitiva della cintura mestruale.
ANNI ‘80: CONSAPEVOLEZZA DEI RISCHI PER LA SALUTE
Negli anni ‘80 ormai gli assorbenti interni divennero il prodotto mestruale preferito dalle donne. Questo aprì le porte ad alcuni brand per introdurre trovate di marketing tanto inutili quanto pericolose, come i tamponi interni profumati della Playtex per togliere ogni cattivo odore, oppure gli assorbenti super della Rely, fatti in poliestere.
Questo genere di prodotti e sostanze furono collegati alla probabile diffusione della Sindrome da Shock Tossico: si registrarono infatti circa 5,000 casi di TSS tra il 1979 1996.
Ciò portò non solo alla rimozione di queste sostanze dal mercato, in quanto reputate pericolose per il proprio corpo, ma anche ad una maggiore attenzione per ciò che viene inserito nel proprio corpo.
Di conseguenza, cominciarono ad aumentare le regolamentazioni poste su questo genere di prodotti, con la diffusione di alternative mestruali più naturali e sane.
ANNI ‘90 e ‘00: PRODOTTI PIÙ SICURI E SANI
Nonostante i prodotti mestruali fossero usati sin dai primi anni del 900, a causa dei tabù legati al ciclo mestruale la parola ‘mestruazioni’ (in inglese ‘Period’) fu pronunciata per la prima volta in uno spot commerciale solo nel 1985. Fu la famosa Courney Cox a pronunciare la parola in questo spot della Tampax.
https://youtu.be/kOHCtQfFn7E
Ahimè, nella versione italiana dello spot la parola ‘period’ non viene esplicitata in Mestruazioni.
OGGI E DOMANI
Ancora oggi, la parola ‘mestruazioni’ viene evitata o considerata da molti come ‘sporca’. Basta vedere la maggior parte degli spot pubblicitari di prodotti mestruali in TV, dove vengono mostrati liquidi blu per rappresentare il sangue mestruale, donne che fanno la ruota e sono felici durante le mestruazioni, e tanto altro lontano dalla cruda realtà.
Nonostante la storia ci abbia insegnato che l’innovazione mestruale ha cambiato la percezione del ciclo durante i decenni, molti brand tradizionali fanno nulla o poco per cambiare le cose.
Noi di Queesy siamo convinti che parlare in maniera trasparente delle mestruazioni porti benefici a tutta la società, a prescindere dal genere.
Crediamo fortemente che affrontare i tabù del ciclo, fare educazione sul tema e offrire prodotti naturali e trasparenti possa avere un impatto sulla vita e la salute di ogni donna, per scrivere insieme una nuova pagina della storia dei prodotti mestruali.