Povertà mestruale in azienda: perché è importante?

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Noi di Queesy siamo sempre stati attivi sulle tematiche sociali. 
Sin dal primo giorno abbiamo la volontà di contribuire a migliorare la società e il mondo attraverso piccole e semplici iniziative.

Ad oggi, doniamo periodicamente assorbenti in cotone organico ad associazioni no-profit al fine di offrire un bene primario a quelle persone che si trovano in difficoltà. 

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(Qui alcune foto del progetto di donazione in Kenya a cui abbiamo partecipato affianco a Sky Italia).

 

Cosa è la period poverty?

La cosiddetta “period poverty”, o povertà mestruale, è l’impossibilità economica di potersi permettere i prodotti mestruali adeguati per affrontare e gestire le mestruazioni, spesso dovuta a difficoltà delle famiglie a basso reddito.

La period poverty è un tema di rilevanza globale e tutti i Paesi mondiali sono caratterizzati da livelli di povertà mestruale più o meno significativa. Alcuni Paesi si sono mobilitati per offrire soluzioni contro questo fenomeno rendendo i prodotti ed assorbenti mestruali gratuiti per tutti, come Scozia, Corea del Sud, Zambia, Uganda, Botswana, Galles del Sud, Victoria in Australia ed alcuni degli Stati Americani ed aree Canadesi.

Dati e Statistiche

Ecco qualche numero sulla period poverty a livello globale.

  • Circa 500 milioni di persone non hanno accesso ai prodotti e/o servizi mestruali a livello mondiale.
  • Negli Stati Uniti d’America, circa 17 milioni persone con mestruazioni vive in povertà.
  • Nelle scuole, circa il 10% delle persone vive la period poverty ogni mese, e il 14,2% l’ha vissuta almeno una volta.

 

Dignità mestruale e Povertà mestruale

Come abbiamo già detto, la povertà mestruale è un tema legato alle risorse economiche delle singole famiglie e nessuno dovrebbe scegliere tra il cibo ed i prodotti mestruali.

Il termine “dignità mestruale” infatti rappresenta proprio il diritto di poter accedere a prodotti e supporto mestruale a prescindere dalle proprie condizioni economiche.

La mancanza di prodotti mestruali garantiti alle persone in difficoltà economica è un problema di tipo culturale: non se ne parla abbastanza e di conseguenza il problema viene ignorato dalle persone.

Un’educazione mestruale favorirebbe una sensibilizzazione delle persone attorno al tema, permettendo non solo la conoscenza dei rischi salutari della  mancanza di igiene, ma anche di tutti quei problemi relativi alla period poverty.
Conoscendo il fenomeno ci sono maggiori possibilità che ci si aiuti a vicenda nel momento del bisogno.

 

La period poverty in Italia

In Italia le persone che non possono permettersi la spesa degli assorbenti sono circa 2 milioni. Purtroppo non vi sono ricerche ufficiali aggiornate dall’ISTAT, perciò il conteggio e l’aggiornamento degli stessi rimane difficile da effettuare.

Lo sforzo dei governi italiani nel corso degli ultimi decenni è stato misero in merito al tema mestruale. Basti pensare che fino al 2021 gli assorbenti mestruali erano tassati con un’IVA pari al 22%, la stessa aliquota applicata ai beni di lusso nonostante siano un bene essenziale per una corretta igiene intima.

Recentemente l’aliquota è stata ridotta al 10% (al 5% per gli assorbenti biodegradabili), ma il problema della povertà mestruale sussiste. 

 

La period poverty a livello globale

A livello internazionale, la povertà mestruale esiste ovunque. Sono circa 500 milioni le persone nel mondo considerate all’interno della soglia di povertà mestruale (Borgen Project): un numero che deve far riflettere. E non parliamo soltanto di Paesi in via di sviluppo come il Kenya e l’India dove rispettivamente il 65% e 12% delle persone non possono permettersi gli assorbenti mestruali.

Anche Paesi come l’Ungheria, la Svezia ed il Regno Unito hanno soglie di povertà mestruali notevoli: rispettivamente 27%, 25% e 30%.


Quali sono gli effetti della period poverty nelle persone?

La povertà mestruale può provocare degli effetti negativi sia a livello psicologico che fisico nelle persone più colpite. 

1. Impatto fisico della period poverty

Cosa fare quando arriva il ciclo mestruale e non si hanno i prodotti mestruali con sé?
Spesso si ricorre a soluzioni fai-da-te, come la carta igienica o altri materiali “assorbenti” al fine di risolvere la situazione al meglio che si può. Nei Paesi più poveri, invece, spesso le donne ricorrono all’utilizzo di panni sporchi o qualsiasi altro strumento utile ad assorbire il sangue mestruale, ad esempio la carta di giornale, con un rischio elevato di incorrere in infezioni e malattie.

 

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2. Impatto psicologico della period poverty

Essere costretti ad utilizzare prodotti non consoni per le mestruazioni, come la carta di giornale, significa ripiegare su una soluzione poco dignitosa che crea un disagio nella donna.
Tutto ciò non fa altro che alimentare ancor di più il tabù che ruota attorno alle mestruazioni: ad esempio, si tende a nascondere l’assorbente dentro la manica della maglietta nel percorso verso il bagno, ci si preoccupa del rumore che l’involucro dell’assorbente farebbe, del potenziale rumore mentre si cammina, oppure a causa degli odori prodotti e del fastidio.

Ciò provoca inevitabilmente un effetto negativo sulla salute psicologica di chi è coinvolto, generando ansia, tristezza, bassa autostima, insicurezza e depressione.

Un altro dato sorprendente è quello che riporta la ricerca FreeTheTampons: l’86% delle persone ha avuto almeno una volta il ciclo mestruale in un luogo pubblico senza disporre di prodotti mestruali. Ciò ha causato ansia e paura in circa la metà di loro, con impatti negativi sulla produttività, sulla concentrazione e sul benessere.


3. Impatto della period poverty nelle scuole e nella frequenza scolastica degli studenti

Secondo l’Unicef, una scuola su tre non possiede dei bagni igienici adatti per gestire il periodo mestruale: senza assorbenti gratuiti disponibili e senza cestini ideali per lo smaltimento dei prodotti.

Gli istituti scolastici ed educativi sono i luoghi in cui si riscontrano i maggiori effetti negativi della period poverty. Infatti, a causa del mancato supporto mestruale alcuni studenti saltano spesso le lezioni. Un dato proveniente dal Regno Unito (ActionAid) dimostra come circa 2 milioni di ragazze tra i 14 e i 21 anni ha deciso di non andare a scuola a causa della povertà mestruale.
Fino ad arrivare all’estremo scenario in Paesi come l’India, in cui l’assenza di luoghi pubblici attrezzati per il ciclo mestruale è una delle cause principali di abbandono scolastico e
conseguente aumento del rischio di gravidanze adolescenziali e di matrimoni infantili.

Non poter partecipare alla vita scolastica a causa del ciclo mestruale è un mancato diritto all’educazione. A scuola come al lavoro, le mestruazioni esistono e se non supportate possono portare ad un maggior assenteismo, meno produttività e concentrazione e, di conseguenza, meno risultati.


4. L’impatto socio-economico della period poverty

Si potrebbe pensare che gli effetti della period poverty riguardino soltanto le donne o le persone con il ciclo mestruale; eppure gli effetti della povertà mestruale colpiscono anche le famiglie e la società in generale.

Infatti, le persone che sono costrette ad abbandonare la scuola a causa del mancato supporto mestruale hanno un’enorme ricaduta sulla produttività e ricchezza nazionale, aumentando così il rischio di povertà.

 

Come risolvere la period poverty?

Si sente spesso dire che avere il ciclo costa troppo, eppure esistono molte soluzioni per porre fine alla povertà mestruale da poter mettere in pratica che ogni persona e/o azienda può mettere in atto. Eccone alcune:

  • Promuovere l’educazione sessuale e mestruale: la condivisione di informazioni attorno al tema mestruazioni all’interno di scuole, organizzazioni ed aziende è fondamentale per conoscere al meglio il proprio corpo, rischi per la salute e fenomeni come la povertà mestruale.

  • Offrire prodotti mestruali gratuitamente nei bagni: una delle soluzioni più efficaci e pratiche per combattere la povertà mestruale è quella di fornire assorbenti mestruali ai propri collaboratori ed ospiti. In questo modo, chiunque frequenti i bagni in azienda avrà accesso diretto ai prodotti di cui potrebbe necessitare.

    Il servizio Queesy per aziende B2B fornisce non solo una fornitura di prodotti mestruali ecologici, ma anche dispenser per assorbenti e cestini touch-free per i tuoi bagni aziendali, rendendoli così inclusivi per supportare le mestruazioni in azienda.
  • Creare awareness attorno al tema: le aziende stesse possono essere promotrici di cambiamenti sociali, grazie alla loro vicinanza ai propri collaboratori, stakeholders, partner e clienti stessi. Uno degli esempi di iniziative potrebbe essere quello di donare assorbenti ad associazioni ed organizzazioni che supportano persone in condizioni di povertà.
    Noi di Queesy doniamo ad associazioni no-profit per distribuire assorbenti a persone in difficoltà sia in Italia, sia in paesi esteri come il Kenya.

    Allo stesso modo, le aziende potrebbero iniziare una conversazione più trasparente attorno al tema “mestruazioni” tramite l’affissione di poster informativi nei bagni, creare webinar che parli di salute mestruale o di empowerment femminile.

 

Summary

Supportare il ciclo mestruale vuol dire offrire quei prodotti ed assorbenti necessari per affrontare le mestruazioni, in ogni luogo e per ogni persona che ne abbia bisogno.

Offrire assorbenti gratuitamente alle persone che ne hanno bisogno vuol dire generare empowerment e creare ambienti lavorativi dignitosi, con benefici sia economici che etici.

Noi di Queesy abbiamo proprio questo obiettivo tramite il servizio Queesy per le aziende. 
Come funziona Queesy per le aziende?
Queesy è la soluzione più comoda e semplice per offrire assorbenti mestruali biodegradabili in ufficio. E’ semplicissimo: basta contattarci via email o tramite questo form e ti supporteremo nella creazione di un’offerta personalizzata per la tua azienda, in base al numero di dipendenti, numero di sedi e di bagni aziendali.