Equità mestruale: perché è un diritto di tutti

Negli ultimi anni si parla sempre più di equità mestruale, un concetto che va ben oltre la semplice disponibilità di assorbenti o tamponi. Significa garantire a tutte le persone che mestruano accesso sicuro, gratuito e dignitoso a prodotti mestruali di qualità, in ogni contesto: scuola, università, azienda, spazi pubblici.

Parlare di equità mestruale non riguarda solo le donne: è una questione di inclusione, salute e diritti umani, che interessa chiunque mestrui, indipendentemente da genere, età o condizione sociale.

 

Cos’è l’equità mestruale

L’equità mestruale si basa su tre principi fondamentali:

  • Accessibilità economica: nessuno dovrebbe dover scegliere tra comprare assorbenti e altre necessità primarie.

  • Accesso universale: prodotti disponibili gratuitamente in luoghi pubblici, scuole, aziende e strutture sanitarie.

  • Inclusione sociale: abbattere lo stigma che ancora oggi circonda le mestruazioni e riconoscerle come un aspetto naturale della vita.

Ignorare questo tema significa perpetuare la cosiddetta period poverty (povertà mestruale), che limita le opportunità educative, professionali e sociali di milioni di persone.

 

Perché è un tema che riguarda anche le aziende

Molte organizzazioni vedono la salute mestruale come un aspetto privato, ma i dati raccontano altro:

  • L’86% delle persone che mestruano ha vissuto almeno una volta un ciclo imprevisto sul lavoro.

  • Assenteismo e presenteismo legati alle mestruazioni costano alle aziende giorni di produttività persa ogni anno.

  • Ignorare il tema mina le politiche di Diversity, Equity & Inclusion (DE&I), che dovrebbero garantire pari opportunità a tutti i dipendenti.

Portare avanti politiche di equità mestruale significa quindi rafforzare il wellbeing aziendale, migliorare la retention e posizionarsi come datore di lavoro moderno e inclusivo.

 

La sostenibilità come parte dell’equità mestruale

L’equità mestruale non riguarda solo il diritto di accesso, ma anche il modo in cui i prodotti vengono realizzati.
Gli assorbenti Queesy sono:

  • in cotone organico e biodegradabili,

  • ipoallergenici e sicuri per la salute,

  • senza plastica, con packaging compostabile.

Un’azienda che sceglie di installare i dispenser Queesy non solo garantisce equità mestruale, ma contribuisce anche alla riduzione dell’impatto ambientale, allineandosi agli obiettivi ESG.

 

Come promuovere l’equità mestruale nella tua organizzazione

Ecco alcune azioni concrete che aziende e istituzioni possono intraprendere:

  1. Installare dispenser di prodotti mestruali gratuiti nei bagni aziendali e universitari.

  2. Integrare il tema nei programmi di wellbeing accanto a benefit già consolidati.

  3. Formare e sensibilizzare dipendenti e studenti con workshop e comunicazione inclusiva.

  4. Monitorare l’impatto con strumenti come il Calcolatore ROI di Queesy, che permette di valutare il ritorno economico dell’investimento.

Conclusione: l’equità mestruale come nuovo standard

L’equità mestruale è un diritto di tutti e deve diventare uno standard sociale e aziendale, al pari di altri servizi essenziali. Garantire prodotti mestruali gratuiti e sostenibili è un gesto semplice, ma capace di generare enormi benefici in termini di inclusione, salute e reputazione.

Con i dispenser Queesy, le aziende e le istituzioni hanno la possibilità di trasformare questo diritto in una realtà quotidiana, creando spazi più equi, moderni e sostenibili.

👉 Vuoi scoprire come portare l’equità mestruale nella tua organizzazione? Contatta Queesy e richiedi una consulenza personalizzata.