Inclusione e mestruazioni: perché è tempo che le aziende normalizzino il ciclo mestruale

Nel 2025 parliamo (finalmente) di inclusione, equità di genere, benessere sul lavoro. Ma c’è un tema che resta ancora largamente ignorato in molte organizzazioni: le mestruazioni.

📌 Il ciclo mestruale coinvolge oltre 6 milioni di persone attive in Italia.

📌 È causa di dolori, affaticamento, assenze non programmate, stress.

📌 Ma in azienda resta un tabù.

In questo articolo ti spieghiamo perché includere le mestruazioni nella cultura aziendale non è una scelta ideologica, ma un atto concreto di leadership e intelligenza organizzativa.

 

1. Le mestruazioni impattano il lavoro. E non se ne parla.

Il ciclo mestruale può causare:

  • Crampi debilitanti

  • Mal di testa, nausea, stanchezza

  • Episodi di ansia o sbalzi ormonali

  • Emergente necessità di un prodotto mestruale (non sempre disponibile)

💼 Secondo una ricerca, il 72% delle lavoratrici ha affrontato almeno una situazione di disagio mestruale sul posto di lavoro nell’ultimo anno.

E solo il 14% ha trovato supporto adeguato (prodotti disponibili, comprensione, flessibilità).

 

 

2. Il silenzio aziendale crea disuguaglianza

Quando non si parla di ciclo mestruale:

🔴 Le persone si auto-escludono dalle conversazioni di benessere

🔴 I manager non sanno come affrontare il tema

🔴 Il disagio si trasforma in perdita di concentrazione e motivazione

🔴 Il tabù rafforza lo stigma e la vergogna

📉 Risultato: un’azienda che non prende in considerazione la fisiologia di metà della sua forza lavoro non è realmente inclusiva.

 

3. Normalizzare il ciclo in azienda è leadership, non debolezza

“Parlare di mestruazioni al lavoro” non significa trasformare l’ufficio in un consultorio.

Significa:

Offrire prodotti essenziali, come assorbenti e mutande d’emergenza

Prevedere flessibilità o permessi per cicli particolarmente dolorosi

Includere la salute mestruale nelle politiche DEI e HR

Sensibilizzare manager e colleghi alla comunicazione empatica

Formare il personale su ciclo, endometriosi e menopausa

💡 Un ambiente mestrual-friendly è un ambiente che sa adattarsi alla realtà, non idealizza il lavoratore perfetto 365 giorni l’anno.

 

4. La normalizzazione porta risultati concreti

 

📈 Le aziende che adottano una Period Friendly Policy registrano:

  • Miglioramento nel clima aziendale

  • Riduzione dell’assenteismo

  • Maggiore retention delle donne tra i 25 e i 45 anni

  • Più attrattività per i talenti femminili e non binari

  • Reputazione più forte e autentica

🔍 Secondo uno studio Harvard Business Review, le aziende che si distinguono per politiche inclusive crescono più rapidamente in termini di reputazione ed engagement.

 

 

5. Queesy: la soluzione concreta per diventare mestrual-inclusive

Noi di Queesy aiutiamo aziende, università e hotel a passare dalle parole ai fatti.
Con un servizio chiavi in mano, puoi:

🩸 Installare dispenser di assorbenti biodegradabili nei bagni

📦 Offrire kit mestruali d’emergenza

📢 Comunicare internamente il progetto in modo professionale

🧠 Organizzare sessioni di formazione su ciclo, menopausa, endometriosi

🌱 Integrare il progetto nella tua strategia CSR e DEI

Il tutto con zero stress per il team HR o office manager.

 

Conclusione

Le mestruazioni non sono una debolezza, né un ostacolo alla performance.
Sono una parte naturale della vita di milioni di lavoratrici.
E ignorarle non le rende meno presenti. Le rende solo più invisibili.

🟢 Un’azienda che sceglie di normalizzare il ciclo mestruale è un’azienda che sceglie la realtà.

🟢 E che crea un posto di lavoro dove le persone si sentono viste, comprese e libere di essere sé stesse.

 

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